Un “angolo” di Ungheria

È da tre settimane che ci troviamo al sud dell’Ungheria, Paese – a detta nostra – un po’ sottovalutato dagli europei occidentali. Nello specifico siamo a Szeged, cittadina hdruniversitaria che conta poco più di 160 mila abitanti, situata all’angolo sud orientale dell’Ungheria, al confine con Romania e Serbia. Una curiosità che vogliamo raccontarvi riguarda proprio il nome di questa località: alcuni suppongono che il termine Szeged derivi dalla parola ungherese szeg, che significa angolo, riferendosi alla curva che fa il fiume Tisza, dividendo la città in due; altri dicono che il nome derivi da un’altra parola ungherese – sziged, ovvero isola; altri ancora dicono che significhi biondo scuro (sötétszőkés), alludendo al colore dell’acqua dei fiumi Tisza e Maros quando confluiscono, appena fuori città. Tutte queste supposizioni sull’etimologia del termine sono già una bella descrizione del posto in cui ci troviamo!

 

Un po’ di informazioni generali

Szeged è la terza città dell’Ungheria per popolazione e vanta di una delle migliori università del Paese, la quale ha anche un notevole scambio internazionale di studenti; altra cosa di cui vanno fieri (e fanno bene) è la libreria universitaria, dove si possono consultare più di 2 milioni di libri, sia in versione cartacea che digitale.

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Tra le attrazioni principali troviamo la Cattedrale di Nostra Signora d’Ungheria in stile neo-romanico con pianta a croce, dotata di due torri frontali alte una novantina di metri, le quali le danno una nota piuttosto imponente alla piazza in cui si trova, ovvero Dóm tér (piazza del duomo, appunto).

 

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Un’altra chicca che possiamo trovare è la Sinagoga di Szeged, quarta al mondo per dimensione. In una cittadina con case relativamente piccole gioca un po’ il ruolo del “gigante buono” ergendosi imponente tra due stradine del centro storico.

 

 

btrhdrIl fiume da un senso di pace e tranquillità ed è molto piacevole passeggiare lungo le sue rive in una bella giornata di sole. Purtroppo nel 1879 è esondato distruggendo buona parte della città. Szeged e i suoi abitanti ne hanno sofferto molto e tutt’ora ricordano questo evento con grande dolore. In onore delle capitali europee Londra, Mosca, Parigi, Berlino, Bruxelles e Roma, le quali hanno aiutato con la ricostruzione della città, sono state nominate le strade principali ad anello (körút) che dividono il centro storico dalla periferia.

La città ha piazze e palazzi molto curati e completamente ristrutturati. A tratti può sembrare uno stile un po’ “finto” però trasmettono un grande senso di pulizia generale.

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Last but not least, è presente nel sottosuolo una fonte di acqua termale, sfruttata al meglio dagli abitanti: ci sono diversi impianti termali tra cui il bagno turco Anna Fürdő, il quale è molto elegante e a prezzi veramente modici (3/4€ per l’ingresso).

 

La vita a Szeged

Gli ungheresi sono persone veramente a modo, gentili e rispettose, e, nonostante la maggior parte delle persone abbia a disposizione solo una lingua unica nel suo genere (ed estremamente difficile), spesso fanno di tutto per aiutarti e per farti capire cosa intendono. L’inglese è poco parlato, si consiglia vivamente un dizionario base o un frasario per decifrare anche solo le scritte sui cartelli o nei negozi.

La cittadina universitaria pullula di studenti: durante la settimana se ne possono vedere a migliaia sgattaiolare da un edificio all’altro dell’università, mentre nel weekend lasciano spazio alle famiglie, le quali – spesso dotati di bicicletta – si godono le belle giornate di sole, che sono piuttosto frequenti; non a caso, Szeged è chiamata anche La città del sole.

È un paese altamente controllato e sicuro, una delle mete più sicure d’Europa, a detta di molti. Si può andare in giro tranquillamente la sera senza sentire il timore che qualcosa possa succedere. È davvero una bella sensazione!

 

Ora parliamo di cose veramente importanti: il cibo.

 

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Come tutti sanno il piatto tipico dell’Ungheria è il gulasch (in ungherese: gulyás). Il termine Gulyás deriva da gulya, ovvero mandria di bovini. Si tratta di una zuppa a base di carne, principalmente bovina, (anche se esistono varianti con altre carni), cipolle, carote, patate, lardo e paprika. È molto gustoso e scalda lo stomaco, per niente piccante (e non deve esserlo; la paprika infatti è dolce) e saporito. Sicuramente da provare!

 

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Abbiamo assaggiato anche una zuppa di pesce tipica di Szeged, in quanto questo pesce – una specie di carpa – vive solo nel fiume Tisza. Piatto tipico, ma attenzione alle porzioni!!! Ordinatene solo una in due, oppure farete fatica a finirlo! Ve ne portano davvero un pentolone!

 

 

 

 

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Tipico street food ungherese è il lángos, una specie di frittella gigante dove di solito si aggiungono ingredienti a scelta come panna acida, formaggio, pomodoro, aglio o marmellata. La cosa incredibile è che costa poco più di 1€ e anche qua con le porzioni potreste avere qualche difficoltà!

 

 

 

Questo è il primo contatto che abbiamo avuto con l’Ungheria – paese a noi prima sconosciuto – e devo dire che siamo totalmente soddisfatti e oserei dire stupiti in senso positivo. Spesso e purtroppo gli occidentali hanno molti pregiudizi nei confronti dei paesi dell’est Europa, quando in realtà possono nascondere bellezze uniche nel loro genere ed estremamente interessanti!

 

Voi cosa ne pensate? Siete mai stati in Ungheria? Avete avuto le stesse impressioni?

 

 

-A.; -F.

4 commenti

  1. Ciao, che bel post. Io sono stata a Budapest un paio di mesi fa e ne sto parlando proprio ora nel blog. Sono davvero curiosa di visitare il resto del Paese e il tuo post mi fa venire voglia di partire subito! PS: il langos con il formaggio e la panna acida ancora me lo ricordo… buonissimo! 🙂

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