Cosa sono le “Marshrutka”

Se fra di voi c’è qualcuno che è stato in Russia, avrà certamente sentito parlare delle “Marshrutka” e ne avrà viste a bizzeffe! Infatti, le “Marshrutka” sono un mezzo di trasporto collettivo estremamente diffuso in Russia, nonché nei paesi dell’area di influenza dell’ex URSS. Si presentano come dei furgoncini, spesso privati, che eseguono un servizio taxi collettivo, a fianco dei mezzi pubblici comunali.

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Appena scesi da una marshrutka a Starocherkasskaya, nei pressi di Rostov sul Don

Nel dire che sono mezzi privati intendo dire che sono furgoni più o meno grossi spesso un po’ scassati di proprietà privata che vengono gestiti semplicemente dal proprietario, in modo molto spartano ma efficiente. Abbiamo visto con i nostri occhi una coppia sposata organizzare al meglio il loro veicolo: l’uomo al posto di guida e la donna, seduta comodamente sul poggiabraccio, gestire i pagamenti e la gente.
Le “Marshrutka” sono mezzi molto economici e veloci. Il costo varia da città a città ma, per farvi un esempio, noi abbiamo pagato un viaggio da San Pietroburgo a Peterhof, a una trentina di km di distanza, circa 40 rubli a testa – neanche 60 centesimi! Certo, abbiamo un po’ dovuto adattarci, dato che abbiamo viaggiato in piedi, in 40 su un bus omologato per 20 persone massimo, ma è stata un’esperienza!

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Funzionale, no?

Il nostro primo viaggio in marshrutka, nonché il più divertente e che ci ha lasciato proprio stupiti, lo abbiamo fatto nel 2016, andando da Rostov sul Don a Starocherkassk, la capitale dei Cosacchi di cui abbiamo parlato qui. Saliamo sul mezzo in una situazione di relativa normalità, c’è poca gente e ci sediamo. Ma nell’andare verso la destinazione sale sempre più gente, finché non ci accorgiamo che il mezzo è completamente pieno di persone stipate come delle sardine. Fa caldissimo, circa 38 gradi. L’aria condizionata? Nah. La soluzione adottata dall’autista è stata aprire la porta di accesso passeggeri in corsa, per far entrare un po’ d’aria! Devo dire, metodo decisamente funzionale, a patto di stare alla larga dalla porta.
Abbiamo perfino fatto due chiacchiere con un’anziana signora, residente a Starocherkassk, la quale era molto contenta di incontrare degli stranieri – cosa a quanto pare rara nella zona.

Nonostante le condizioni a volte un po’ proibitive, la marshrutka ha lasciato un piccolo segnetto nel mio cuore: sono mezzi autentici, sui quali viaggia il popolo, e rappresentano un ottimo modo per immergersi nella routine quotidiana di moltissimi russi, che di certo non prendono i bus turistici!

-A.

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